Come prevenire e curare le vesciche da trekking

  • Elena Lukashova elena -
  • Ottobre 1, 2020 -
  • -
  • Aggiornato: Novembre 9, 2020 5 minuti di lettura
Elena Lukashova

elena - Ottobre 1, 2020 - Nozioni base

Aggiornato: Novembre 9, 2020

5 minuti di lettura

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Le vesciche sono il più grande nemico di ogni escursionista. Se finora sei riuscito a evitare questa spiacevole esperienza, fidati di me: ne ho avuta una durante la mia escursione al Breithorn Centrale. Questo ha reso la discesa molto faticosa e dolorosa.

Durante quell’escursione ho indossato gli stessi scarponi da alpinismo (?) e le stesse calze che avevo indossato l’anno prima, quando ho fatto un’escursione su un altro quattromila. In quell’occasione i miei piedi erano perfettamente a posto. E quindi cos’è successo?

Per rispondere a questa domanda, ho deciso di rinfrescare la mia conoscenza sull’arte della prevenzione delle vesciche e di condividerla con te in questo articolo.

Quindi, approfondiamo i seguenti punti:

  1. Fattori che causano le vesciche da trekking
  2. Suggerimenti per prevenire le vesciche
  3. Come trattare le vesciche durante un’escursione

P.S. A differenza di altri articoli su questo argomento, qui non verrà mostrata alcuna immagine di vesciche. Sappiamo bene che aspetto hanno e, sì, tra tutte le immagini disponibili non ce n’è una esteticamente accettabile 🙂

 

3 fattori principali che causano le vesciche da trekking

Le vesciche si formano quando lo strato superiore della pelle viene mosso più dei suoi strati interni. Ciò provoca la separazione dei due strati. Di conseguenza, tra di loro si forma una piccola sacca di liquido che serve per guarire le cellule danneggiate.

Durante un’escursione, le scarpe da trekking e le calze sfregano contro la pelle. Lo sfregamento in sé è normale e richiede che si verifichi uno dei tre seguenti fattori per causare vesciche:

  1. Pressione creata da punti stretti nelle scarpe da trekking o pieghe dei calzini.
  2. Attrito diretto che causa calore. Nella maggior parte dei casi, riguarda la zona di talloni.
  3. Umidità/sudore che rende la pelle più morbida e più sensibile all’attrito.

Hiker crossing a mountain stream with wet hiking boots

 

10 suggerimenti per prevenire le vesciche da trekking

1. Scegli le scarpe da trekking adatte ai tuoi piedi

È molto importante provare le scarpe e gli scarponi da trekking nel modo giusto prima di acquistarli. Non dimenticare che gli scarponi più rigidi, come quelli in pelle, hanno sempre bisogno di un po’ di rodaggio.

Per maggiori dettagli su come scegliere e provare le scarpe da trekking, leggi questo articolo.

2. Indossa calze giuste

La regola principale è evitare il cotone. A differenza di lana e materiali sintetici, il cotone trattiene l’umidità che causa vesciche.

Oltre a questo, ci sono molti altri fattori da cui dipende la scelta delle calze da trekking. Puoi trovare una spiegazione dettagliata di come scegliere le calze da trekking in questo articolo.

3. Usa le solette per ridurre lo spazio extra

Se i tuoi scarponi sembrano larghi, puoi ridurre la loro ampiezza con una soletta. Questo impedirà ai tuoi piedi di muoversi dentro le scarpe.

4. Taglia le unghie dei piedi prima dell’escursione

Non mi stancherò mai di ripetere questo semplice mantra. È il modo più semplice per evitare ulteriore pressione nella parte anteriore degli scarponi, di cui non hai assolutamente bisogno.

consiglio da escursionista:
Per un’escursione di più giorni, portati dietro il tagliaunghie.

5. Allaccia gli scarponi correttamente

Gli scarponi da trekking richiedono tecniche di allacciatura diverse rispetto alle scarpe normali.

Esistono tre metodi principali di allacciare le scarpe per risolvere problemi di vestibilità diversi. Puoi scoprirne di più in questo video:

6. Porta con te un paio di calze in più

Mettersi un paio di calze fresche nel corso dell’escursione ti aiuterà a ripristinare il giusto livello di umidità. Questo suggerimento è particolarmente utile per quando c’è da attraversare un corso d’acqua (un ruscello o un fiume) e, quindi, c’è una maggiore possibilità che i tuoi piedi si bagnino.

consiglio da escursionista:
Un altro suggerimento utile è portare con sé un piccolo asciugamano ad asciugatura rapida. Ne tengo sempre uno nello zaino, per ogni evenienza. Usalo per asciugare i piedi prima di cambiare le calze.

7. Proteggi i punti più sensibili

Se hai qualche problema ai piedi o sei soggetto a vesciche in alcune zone, mettici un cerotto o nastro prima dell’escursione.

8. Tieni i piedi e le scarpe puliti

La terra, la sabbia o i sassolini che entrano nelle tue scarpe da trekking possono creare una pressione extra che causa vesciche.

9. Non ignorare i primi segnali di vesciche

Se senti che le tue scarpe da trekking sono in qualche modo scomode, devi fermarti e controllare la zona irritata. Se vedi un rossore, asciuga la zona irritata e applica la protezione che preferisci.

E no, l’approccio “Non fa così male, ce la faccio” non funziona. Fermati e controlla.

buono a sapersi:
Il kit di protezione per le vesciche da escursionismo dovrebbe includere:

  • nastro: secondo uno studio dell’Università di Stanford, il nastro chirurgico è molto efficace e aderisce molto bene alla pelle. Ovviamente, in una situazione di emergenza, qualsiasi tipo di nastro va bene.
  • cerotti per vesciche: la maggior parte sono o imbottiti o in gel. Puoi usare il tipo di cerotto che preferisci di più, entrambi sono adatti sia per la prevenzione che per il trattamento delle vesciche.

10. Lascia che i tuoi piedi respirino, si raffreddino e si asciughino

Togliti le scarpe e le calze ogni volta quando hai una pausa di 15 minuti o più. Aiuterà i tuoi piedi e ti farà sentire più riposato.

Hiking boots and hiking socks drying on a tree trunk in the forest

 

Come trattare le vesciche durante l’escursione: 3 suggerimenti

1. Prima di tutto, non bucare mai la vescica almeno che non sia davvero un problema

Il fluido dentro la vescica è una cosa buona, è lì per curare la tua pelle! Se la vescica è davvero grossa e dolorosa, e mantenerla così renderà la camminata insopportabile, puoi bucarla con qualcosa di sterile prima di applicare una protezione. Non dimenticare di disinfettare l’area prima dell’operazione e applicare una pomata antibiotica dopo.

Però, ribadisco, non bucare la vescica se non è davvero (voglio dire, davvero) necessary. E se c’è del sangue dentro, non farlo a prescindere.

consiglio da escursionista:
Porta sempre con te un piccolo kit medico. Puoi trovarlo in ogni negozio sportivo o su Amazon, oppure crearne uno da zero acquistando separatamente tutto ciò di cui potresti aver bisogno.

2. Copri la vescica con un cerotto prima di applicare un nastro

Il cerotto crea uno strato protettivo per evitare che la vescica peggiori.

consiglio da escursionista:
Icona di un piede con cerotto applicato sul blisterPuoi anche usare un cerotto in tessuto per proteggere la vescica. Sono o quelli più spessi in cotone e schiuma (molefoam) o più sottili in fustagno (moleskin) – entrambi sono resistenti e hanno un lato adesivo.
Prendi un pezzo di cerotto in tessuto e taglia un buco in mezzo, abbastanza grande per non coprire la vescica. Applicandolo sull’area che circonda la vescica (come nell’immagine), crei uno spazio extra tra lo scarpone e la pelle, riducendo la pressione sull’area irritata.
Applica un secondo strato se necessario.
Non applicarlo direttamente sulla vescica.

3. Copri l’area irritata con un nastro

Tienilo sulla pelle finché non torni a casa. Si sconsiglia di rimuoverlo o cambiarlo durante l’escursione a causa dell’ambiente poco sterile.

Naturalmente, se stai effettuando un’escursione di più giorni, puoi farlo se necessario. Non dimenticare di disinfettare la zona irritata ogni volta che cambi il nastro.

 

La prevenzione è la chiave per affrontare le vesciche da trekking

Quindi, cos’ho sbagliato nella mia escursione al Breithorn Centrale? Perché mi è venuta quella vescica gigante?

Ho fatto due errori gravi. Prima di tutto, non ho allacciato uno degli scarponi in modo corretto, quindi il mio tallone sfregava su e giù contro la parte posteriore dello scarpone a ogni passo che facevo.

In secondo luogo, quando ho sentito i primi segnali di irritazione, non mi sono fermata. Fermarsi avrebbe significato rallentare l’intera cordata, togliermi la ghetta e il rampone (?). Mi sembrava di troppo disturbo per una semplice irritazione al piede.

Avevo già anticipato la fine di questa storia all’inizio di questo articolo: l’escursione si è trasformata in pura sofferenza. Mi sono pentita molto di essere stata così negligente.

Detto questo, spero davvero che non ripeterai i miei errori 🙂

Ci vediamo sul sentiero!

 

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